domenica 11 gennaio 2009

"Palermo shooting" di Wim Wenders


Il cinema di quei registi che tengono conto della grande importanza delle tradizioni nel campo delle arti figurative e sempre più sfuggevole nell'universo cinematografico contemporeneo. Mosse le prime critiche al nuovo lavoro di Wenders dopo la sua uscita, mi sento in dovere di spezzare una lancia a favore di questo film, che non ha nulla da invidiare agli ultimi importanti lavori di Coppola (L'altra giovinezza), o di Lynch (Inland Empire), visti lo scorso anno. Il cinema rimane una tradizione d'artigianato collettivo dove il regista ha il compito di convogliare tutti i suoi mestieranti nel modo migliore possibile. Wim Wenders che durante le riprese del film ha dovuto subire il lutto del suo maestro artigiano (Michelangelo Antognoni) e non solo, perchè nello stesso giorno il cinema ha perso un altro grande maestro del cinema mondiale (Ingmar Bergman), è riuscito comunque ha traghettare il proprio sogno ,perche Palermo shooting è un vero e proprio viaggio onirico che tratta argomenti capisaldi della tradizione cinematografica (come il discorso con la morte) che omaggia "Il settimo sigillo", o il ricordo che dietro il cinema si cela la fotografia come preistoria del cinema, dietro l'immagine cinematografica c'è prima l'immagine, l'istantanea, che tempo precorre la nascita della settima arte, tanto che il protagonista di Palermo shooting è un fotografo di professione, un fotografo che gioca con la morte.

domenica 16 novembre 2008

L'IPOTESI CINEMA


Lunedì 24 novembre 2008 ORE 18.00

Aula Magna Facoltà di Scienze della Formazione di Bologna

Presentazione del volume L'ipotesi cinema.
Piccolo trattato sull'educazione al cinema nella scuola e non solo di Alain Bergala (Edizioni Cineteca di Bologna 2008). Alla presenza dell'autore


Come indica l’espressione ‘piccolo trattato’, questo libro di Alain Bergala vuole essere un’opera di riflessione sul tema complesso, e finora mai sistematicamente affrontato, dell’educazione al cinema nelle scuole, e al tempo stesso un testo ‘militante’, ricco di proposte concrete. Bergala formula qui “l’ipotesi cinema”: ovvero, mai dimenticare, nei processi educativi, che il cinema è primaditutto un’arte, che è una cultura sempre più esposta alla minaccia di un’amnesia collettiva, e infine che è un linguaggio, e come ogni linguaggio necessita di un apprendistato. Quel che il libro propone è la risposta, affidata a una scrittura fluida e illuminata di esempi, a una serie di domande che si presentano, oggi, a coloro che, soprattutto nella scuola ma anche all’interno del rapporto educativo familiare, vogliano porsi come ‘traghettatori’ di un sapere e di un gusto cinematografico presso le generazioni più giovani.
Come scegliere i film da mostrare? Come preparare bambini e ragazzi all’incontro con le opere? Quali sono gli usi migliori del DVD a scuola? Si deve parlare solo di cinema, o anche di televisione? L’educazione al cinema prevede necessariamente il ‘passaggio all’atto’, ovvero la realizzazione di film in classe? Come dev’essere pensata un’analisi dei film capace di introdurre le classi alla comprensione ed eventualmente alla pratica creativa?
Nato da un’esperienza promossa dal Ministro della Cultura Jack Lang che ha visto, dall’anno 2000, l’introduzione del cinema nei programmi di molte scuole francesi, il libro di Bergala si offre come inedito e prezioso strumento al lettore italiano, e in particolar modo a chi è chiamato all’impresa educativa.


Alain Bergala, cineasta e professore di cinema all'Università di Paris III, è stato caporedattore dei Cahiers du cinéma e consigliere di Jack Lang nell'elaborazione del piano quinquennale d'introduzione delle arti tra gli insegnamenti scolastici fondamentali.

domenica 28 settembre 2008

mercoledì 3 settembre 2008

PAOLO CONTE nuovo album2008




Si intitolerà "Psiche" e verrà pubblicato il prossimo 19 settembre il nuovo album di Paolo Conte: il disco, che arriva a quattro anni dall'ultima fatica in studio del cantautore astigiano, "Elegia", verrà presentato - come riferisce l'agenzia ANSA - il 5 settembre all'Olypia di Parigi, teatro di trionfali esibizioni dell'artista nostro connazionale. Non è casuale la scelta della Francia per il debutto dell'opera, essendo Conte stato insignito nel 2001 dal governo d'oltralpe dell'onorificenza di Cavaliere delle Arti e delle Lettere.

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martedì 29 aprile 2008

CENA EURO 2008 Holidays




mENù :
Bratwurst and Potato
Rosti
Hunchen gerbaten and Souce bearnaise
Bierr

VOTO cena:
Friz-8 1/2
Criss-8
La-6 1/2
Ale-7 (ma è di parte...ha cucinato lui)

venerdì 22 febbraio 2008

100+1 CENTO FILM E UN PAESE, L'ITALIA



"Le Giornate degli Autori" hanno lanciato un Manifesto in difesa del cinema italiano ed hanno organizzato un referendum consultivo rivolto agli iscritti delle varie assoziazioni di settore per sostenere tale progetto. Il SNCCI aderisce all'inziativa.

MANIFESTO 100 + 1

C’è un tesoro da salvare prima che sia troppo tardi, il grande cinema italiano. Quello che dal dopoguerra a metà anni ‘70 ha accompagnato la nostra Storia finendo per formare la nostra coscienza, la nostra percezione degli eventi, la nostra memoria, insomma la nostra identità.

Non si tratta solo di risultati artistici, ma di popolarità. E’ col cinema e nel cinema che l’Italia si è gettata alle spalle il Ventennio, ha costruito la democrazia, unificato le sue molte anime, raccontato agli italiani e al resto del mondo cosa era accaduto o magari cosa stava per accadere. Da Roma città aperta a C’eravamo tanto amati, dalla Liberazione all’avvento delle tv private, generazioni di italiani si sono riconosciute nei volti, nelle storie, negli stili del nostro cinema aristocratico e popolare, improvvisato e industriale, d’autore o di genere, ma sempre libero e imprevedibile.

Eppure, a trent’anni dalla fine di quella grande stagione, molto resta da fare per difendere e valorizzare questo straordinario patrimonio e il suo potenziale culturale. Un esempio per tutti: le benemerite Teche Rai, incluse dall’Unesco fra le “memorie storiche” del ‘900, sono accessibili a chiunque con un semplice click. La nostra memoria cinematografica continua invece ad essere affidata alle leggi non certo benevole del mercato. Ma i film, o almeno certi film, vanno tutelati e fatti conoscere così come si fa con le piazze, i giardini, i palazzi, i monumenti di pubblico interesse. Perché se è impossibile capire il Risorgimento senza il melodramma, o il Novecento senza Svevo e Pirandello, è altrettanto arduo capire il trentennio 1945-1975 senza Rossellini e De Sica, Visconti e Fellini, Risi e Monicelli, ovvero senza Sordi e Totò, Loren e Mangano, Zavattini e Amidei.

Occorre dunque non solo salvare ma diffondere con tutti i mezzi questi irripetibili tasselli della nostra identità collettiva. Per questo chiediamo alle istituzioni responsabili di definire un elenco di 100 titoli irrinunciabili e dichiarati di pubblico interesse, 100 titoli cui garantire, oltre alla sopravvivenza, la più ampia circolazione a fini educativi o culturali. Una sorta di “statuto speciale” che consenta di salvaguardare una memoria destinata altrimenti a sparire oppure a circolare solo entro il ristretto pubblico degli specialisti, perdendo per ciò stesso il suo forte tratto identitario.

Nessuno, per fare un altro esempio, escluderebbe Pavese, Calvino o Moravia dalle antologie letterarie per questioni di diritti d’autore. Ma proprio questo accade, da anni, col nostro miglior cinema, semicancellato da grandi e piccoli schermi proprio mentre l’Italia cambia e i film di quella grande stagione diventano ancora più preziosi. Basta pensare al sostegno didattico-culturale che quei lavori potrebbero fornire alle nuove generazioni di studenti per rendersi conto che abbiamo fra le mani un autentico tesoro. Spetta solo a noi saperlo conservare e divulgare come merita.

Ora la lista dei primi cento film, percorso della memoria e della coscienza collettiva di tutto un Paese, viene presentata, giovedì 28 febbraio 2008 alla Casa del cinema di Roma, in un convegno che metterà a fuoco le diverse facce del problema, tra cui i criteri storici, culturali e didattici adottati per scegliere i film, i precedenti, in Italia e all'estero; i possibili canali e modelli di diffusione del cinema nelle scuole; il ruolo delle tv e dell'home video; la gestione dei diritti d'autore.

lunedì 14 gennaio 2008

cinema Olimpia 2008



Il nuovo sito del cinema Olimpia di Ascoli Piceno. www.thefelicelab.com/olimpia

La causa del cinema Olimpia è un importante punto di partenza con il quale battezzare questa sotterranea esigenza di far diventare la nostra città, un nucleo di energia pulsante. La sensazione di desolazione culturale che il centro storico offre ai suoi cittadini sta per terminare. Affrettiamoci dunque a vivere gli ultimi aliti di deserto e sonnolenza. L’idea, promossa da alcuni cittadini e dall’associazione Italia Nostra, di recuperare uno spazio strategico e vitale per tutti gli Ascolani è senza dubbio, una delle migliori strade per iniziare una nuova stagione ricca di emozioni. Il cinema come simbolo di una volontà popolare e cittadina di “alzare il tiro”, “pretendere di più” e non voler più sopportare la pericolosissima inedia dilagante.

“sarà di nuovo primavera...”

cinemaOlimpia 2008