domenica 14 ottobre 2007

"I film di Clemens Klopfenstein"


Negli ultimi due giorni di chiusura del Film Festival perugino, mi è capitato di partecipare alle proiezioni di due film dell'artista svizzero Clemens Klopfenstein, che ormai da più di dieci anni risiede a Bevagna.
La piccola ed interessante introspettiva su questo film-maker d'oltre alpe, prevedeva la visione del suo ultimo lavoro cinematografico "DIE VOGELPREDIGIT" (2005) e del precedente "WERANGSTWOLF" (2000).
Fatiche cinematografiche low-buget come tutta la produzione del regista, dalla forte compresenza stilistica ricaduta sulle immagini apparse completamente sgrammaticate nella sintassi cinematografica, idee di sceneggiature bizzarre ed originali come in Werangstwolf, film senza la presenza di una struttura narrativa, puro teatro-cinema. Commedia brillante e visionaria, piena di spiritualità filo-francescana è Die Vogelpredigit. Film che nasce indubbiamente da una precisa missione di autobiografismo di Klopfenstein, che riesce ha far emergere attraverso un'intreccio narrativo, le sue più intime e personali idee sulla vita, sull'arte del cinema e sull'importanza della spiritualità. Rimane comunque una commedia rocambolesca che fà ridere lo spettatore. Non male.

lunedì 8 ottobre 2007



6 OTTOBRE sabato / Teatro Morlacchi

"SIGHT AND SOUND" il cinema che suona

Il festival era già iniziato da qualche giorno ma il mio interesse scivolava in special modo sulla serata di sabato 6 Ottobre, che prevedeva la proiezione di tre film muti: ONE WEEK di Buster Keaton, CHARLESTON di Jean Renoir, LE VOYAGE DANS LA LUNE di Georges Melies; accompagnati dal quartetto diretto dal maestro Marcpo Dalpane.
L'esperimento tra musica e immagini è riuscito perfettamente, le note musicali si sono fuse alle immagini in maniera totale, complementare, e si aveva come l'impressione che la musica fosse esclusivamente diegetica, invece accanto allo schermo c'erano: pianoforte,clarinetto, contrabasso e batteria. Uno spettacolo unico.
Il cinema come non lo avevo mai visto.

"OMAGGIO ANTONIONI"

Nella stessa sera era in programma un omaggio ad uno dei più grandi registi del cinema italiano, se non il più grande: Michelangelo Antonioni.
Tale omaggio prevedeva la proiezione (in pellicola) di 3 cortometraggi: NETTEZZA URBANA del 1948, VERTIGINE del 1950 e l'ultimo lavoro in assoluto del regista recentemente scomparso, LO SGUARDO DI MICHELANGELO del 2004, a cui tenevo in particolar modo.
Il mio rammarico è stato inimmaginabile quando sullo schermo è comparsa la scritta fine, che stava a conclusione della proiezione del secondo dei tre corti, pensando di assistere all'ultimo; ad un tratto le luci si sono riaccese e come per magia il direttore del bATik chiama sul palco Dario Argento, iniziando così la serata in suo onore che procedeva con la visione di tre suoi film durante tutta la notte; lasciandomi con un occhio mezzo aperto e l'altro mezzo chiuso. Peccato.