sabato 22 settembre 2007
"La ragazza del lago" di Andrea Molaioli
Dopo parecchio tempo che non andavo al cinema, qualche giorno fà mi sono deciso a tornarci.
Entrato in una discreta saletta di un cinema perugino, con orgoglio semi-patriota ho scelto di avvolgermi alla visione di questo film di produzione italo-svizzera, da poco presentato al Festival del Cinema di Venezia.
Una pellicola di mediocre impatto, se non fosse per la presenza scenica del protagonista (Toni Servillo), che tutto sommato si porta dietro ancora oggi gli strascichi e la stessa verve umorale della brillante interpretazione in "Le conseguenze dell'amore". Il film va comunque elogiato per alcune peculiarità: l'interessante scelta fotografica di girare la maggior parte delle scene con obiettivi grandangolari, e usando la tecnica della macchina a mano, in modo quasi inpercettibile, ne sono una prova. Anche la buona sceneggiatura regge, peccato alcuni interpreti la recitano in pessima maniera, in certi punti del film scelte di regia troppo ambiziose (vedi fantasma della ragazza), presente in alcune scene dopo la metà del film, servono soltanto a smarrire lo spettatore e a distaccarlo dal flusso della visione e dell'immedesimazione che 'vira' da tutt'altra parte.
VOTO 5,5
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